II programma di EMusa per una SIAE al passo con i tempi
25.11.2016

II programma di EMusa per una SIAE al passo con i tempi


L'autore protagonista 
Trasparenza Efficienza Economicità Solidarietà

  • L’Autore protagonista: Il mondo dello spettacolo da sempre ha esaltato la figura dell’esecutore e dell’artista; la figura dell’Autore, invece, è rimasta in un cono d’ombra. Eppure senza la figura dell’Autore non esiste creatività, espressione artistica, cultura popolare. In particolare l’Autore Italiano ha fatto grande la cultura nazionale nel mondo. Sono necessari più interventi affinché la figura dell’Autore venga valorizzata e assuma il ruolo e la giusta evidenza che gli sono propri. Tra questi interventi, ecco i principali: il riconoscimento della figura dell’Autore come vera professione; l’obbligo di citare, assieme a quello dell’esecutore, anche quella dell’Autore in occasione degli eventi (emittenza, grandi manifestazioni); un impegno promozionale - sino ad oggi mai messo in atto - di significativa portata sia nei confini nazionali che, soprattutto, internazionale per le forme di espressione artistica Italiana (musica, teatro, cinema, arti figurative).
  • Trasparenza: la direttiva europea, di prossimo recepimento nell’ordinamento nazionale, ha posto quale tema centrale e strategico (assieme alla nota questione delle licenze on-line) la questione della trasparenza nell’agire delle Società di Collecting comunitarie. Evidentemente si è ritenuto che gli attuali livelli siano poco soddisfacenti. In coerenza con i richiami della Comunità Europea, è necessario che anche la SIAE compia decisi progressi sul tema della trasparenza. Maggiore trasparenza è infatti richiesta in tema di ordinanza di ripartizione, esternalizzazione del patrimonio della Società, impiego finanziario dei diritti non ripartiti o in attesa di ripartizione, contabilità separata, gestione delle forme di incentivo e promozione, definizione e separazione dei poteri di indirizzo da quelli di gestione, pubblicità delle delibere degli organi statutari, destinazione delle rendite finanziarie.  Una particolare attenzione andrà posta alla novità - contenuta nella direttiva - di riduzione da 10 a 3 anni dei termini di prescrizione dei “diritti”: se tale novità sarà confermata dal decreto di recepimento si libereranno importanti risorse che dovranno essere destinate a favore della base associativa. 
  • Efficienza: negli ultimi tre anni sono stati compiuti passi importanti sul tema dell’efficienza della struttura, ma è altrettanto evidente che nuovi e ulteriori progressi sono attesi. In particolare l’aspetto della digitalizzazione dei processi appare suscettibile di più decise evoluzioni. Alla luce degli sviluppi in materia andrà valutato il dimensionamento della struttura e andrà valorizzata la presenza della Società sul territorio, riconvertendola a compiti e funzioni capaci di sviluppare la capacità di contrastare fenomeni negativi quali la falsa programmazione e l’evasione dei diritti.   
  • Economicità: è la sfida storica della SIAE. Sino ad oggi è apparso evidente lo squilibrio tra le capacità reddituali della Società e i costi sostenuti per il funzionamento della stessa. Gli interventi di limitazione dei costi sino a qui attuati - per quanto meritevoli - non sono evidentemente sufficienti.  In attesa di una credibile aspettativa di incremento degli utili (essendo ormai consolidato il mercato interno del Diritto d’Autore) è necessario intervenire in termini strutturali sui costi. E’ inderogabile la necessità di agire nel prossimo triennio affinché il gap tra costi e ricavi venga limitato e ridimensionato.   
  • Solidarietà: l’attività dell’Autore, nonostante l’indubbio ruolo svolto per l’identità culturale del Paese e il non trascurabile peso anche a livello di PIL, è una professione non riconosciuta a differenza degli altri Paesi occidentali. Questo comporta che gli Autori in Italia non godano di alcuna previdenza e di ammortizzatori sociali. Sino al 2011 le prestazioni del fondo di solidarietà hanno, sia pure molto parzialmente, attenuato una tale grave carenza, ma tale protezione è venuta meno nel momento in cui il Commissario Governativo, per motivi giuridici e finanziari, ha deliberato di sospendere le prestazioni. Si ritiene che - anche in considerazione del cospicuo residuo del Fondo di Solidarietà - sia doveroso intervenire al fine di assecondare la costituzione di un sistema previdenziale,  capace di dare risposta agli Autori che per anni hanno destinato una parte del proprio reddito al Fondo e, soprattutto, di costruire una prospettiva più felice per le giovani generazioni. 
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